Desc: Les racines du brouillard: Diretto da Dounia Bovet-Woltèche. Una riva lontana. Arriva una barca. Qualcuno canta in lontananza. In poche inquadrature il film espone la sua tesi: Un viaggio da una sponda all'altra del Mediterraneo. Il viaggio di Axelle, arrivato nel 1962 da giovane insegnante dopo l'indipendenza dell'Algeria. Da una riva all'altra e da un tempo all'altro. Un omaggio all'amicizia di Ali, recentemente scomparso. Fedeltà agli ideali e Indipendenza. Fedeltà alle persone che lo hanno sognato e che se lo sono guadagnato. Primo documentario di Dounia Bouvet-Wolteche, Les Racies du Brouillard offre ricche texture super 8 in bianco e nero. Porta lo spettatore da Algeri a Tizi-Ouzou, a casa di Ali. Una storia raccontata a tre voci (Axelle, Ali e Dounia, la regista) che ricorda conversazioni politicamente cariche, incarcerazione e persino pena di morte. Ma lasciando da parte la malinconia, il film cerca la fonte della nebbia. Cercare cioè l’impossibile per non lasciarsi travolgere dalla rassegnazione.